Svizzera: beni immobili russi congelati a causa delle sanzioni

by Luisa Newfield
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Switzerland: Russian Elite Real Estate Frozen Amid Sanctions
Dopo l’inizio del conflitto in Ucraina nel febbraio 2022, la Svizzera si è allineata alle sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia. Queste misure hanno portato al congelamento di vari beni appartenenti a individui e aziende russe, inclusi immobili di lusso situati in cantoni prestigiosi.
 Proprietà congelate e proprietari
1. Villa di Petr Aven 
   Petr Aven, ex presidente del consiglio di amministrazione di Alfa-Bank, possiede una villa di lusso nei pressi di Berna. Questa proprietà è stata congelata dalle autorità svizzere nel quadro delle sanzioni. La vendita o l’affitto dell’immobile sono vietati. Aven è uno dei principali oligarchi russi inseriti nelle liste di sanzioni dell’UE.
2. Appartamenti di lusso a Ginevra  
   Diverse proprietà di alto valore a Ginevra, appartenenti a imprenditori russi nei settori energetico e metallurgico, sono state congelate. I nomi dei proprietari non sono stati completamente divulgati per motivi legali, ma le proprietà hanno un valore stimato significativo.
3. Proprietà commerciali  
   Alcuni edifici commerciali legati a società russe sono stati bloccati. Questi beni venivano utilizzati per uffici o come parte di portafogli d’investimento più ampi.
 Valore totale dei beni congelati
A novembre 2022, i beni russi congelati in Svizzera ammontavano a circa 7,5 miliardi di franchi svizzeri (circa 8 miliardi di dollari). Questa cifra include conti bancari, titoli e proprietà immobiliari.
 Contesto politico e legale
Tradizionalmente neutrale, la Svizzera ha compiuto un passo significativo adottando le sanzioni dell’UE contro la Russia. Tuttavia, le autorità hanno chiarito che i beni congelati non sono stati confiscati, ma solo bloccati. L’eventuale utilizzo di questi beni, ad esempio per la ricostruzione dell’Ucraina, è oggetto di un esame approfondito dal punto di vista legale e politico.
La Svizzera, nota per la sua rigorosa tutela del diritto di proprietà, adotta un approccio cauto rispetto ad alcuni Paesi dell’UE che sostengono l’immediato reimpiego dei beni congelati.
 Reazione della Russia
Le autorità russe, tra cui il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, hanno condannato queste misure definendole una confisca illegittima mascherata da sanzioni. Gli imprenditori coinvolti considerano il congelamento una violazione dei loro diritti di proprietà.
 Conclusione
Il congelamento dei beni immobiliari russi in Svizzera rappresenta una forma di pressione internazionale sull’élite di Mosca. Tuttavia, il destino di questi beni rimane incerto, mentre la Svizzera cerca di bilanciare la cooperazione internazionale con il rispetto della sua rigorosa normativa sulla tutela della proprietà.

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